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Il Palazzo Ducale Estense


 

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Il Palazzo Ducale Estense
 

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Il Palazzo Ducale Estense
Sale e ambienti da scoprire

Cenni storici

Il Palazzo Ducale Estense, oggi Palazzo Municipale, fu edificato a partire dal XIII secolo dagli Estensi, signori di Ferrara dal 1264 di fronte alla Cattedrale, fondata nel 1135, attorno alla quale, proprio a quell’epoca, si stava consolidando il centro del potere cittadino.

L’edificio originario subì diverse trasformazioni. Nella seconda metà del XIV secolo fu ampliato dal marchese Nicolò II, mentre due secoli dopo il duca Ercole I d’Este fece assumere all’intero complesso architettonico l’assetto planimetrico definitivo.

Il Palazzo Ducale venne così organizzato intorno al “Cortile”, l’attuale Piazza Municipale, e al retrostante Giardino delle Duchesse, descritto all’epoca come un luogo paradisiaco, circondato da bellissimi loggiati, uno spazio verde esclusivo, frequentato dal duca e dalla corte.

Il palazzo fu abitato dagli Estensi fino al 1598, anno in cui Ferrara passò sotto il diretto dominio dello Stato Pontificio.
Da quel momento il Palazzo cessò la sua destinazione di residenza di Corte.

Il complesso architettonico fu poi frazionato tra diversi proprietari, fino ad essere finalmente destinato a residenza Municipale sul finire del XIX secolo.



GLI ESTERNI


Il prospetto in fronte alla Cattedrale

Il prospetto in fronte alla Cattedrale é il risultato di un radicale rifacimento, eseguito tra il 1924 ed il 1928, quando si riproposero le linee e le architetture di derivazione trecentesca che oggi vediamo. Nell’ambito di questi lavori fu costruita anche la Torre della Vittoria, a completamento della nuova facciata in “stile gotico”.
La torre fu dedicata alla memoria dei caduti della grande guerra e contiene all’interno la “Vittoria del Piave”, una statua in bronzo dorato eseguita dallo scultore ferrarese Arrigo Minerbi (Ferrara 1881 – Padova 1960).

Allineato alla porta principale della Cattedrale, si apre l’antico accesso al Palazzo di Corte, il Volto del Cavallo, caratterizzato da un raffinatissimo archetto ed una colonna sui quali sono poste le statue del marchese Nicolò III e del duca Borso d’Este.
Entrambe le statue sono copie, eseguite nel 1927 da Giacomo Zilocchi.
Le opere originali, del XV secolo, furono distrutte nel 1796 durante l’occupazione francese.
Ben conservata è la colonna di Borso e il quattrocentesco archetto su cui poggia la statua equestre, attribuito a Leon Battista Alberti per la purezza tutta rinascimentale delle linee.


Le facciate sulla piazza Municipale

Dal Volto del Cavallo si accede alla Piazza Municipale, l’antico Cortile Ducale. Qui colpisce il maestoso Scalone, eretto dall’architetto ducale Pietro Benvenuti nel 1481 e la Cappella di Corte, oggi Sala Estense, edificata nella seconda metà del XV secolo dal duca Ercole I d’Este per la moglie Eleonora d’Aragona ed in onore della Vergine Maria.
Da notare, il portale monumentale: esso fu composto in gran parte nel 1692 con elementi scultorei di diversa provenienza, ad eccezione delle due statuette ottocentesche di San Giorgio e San Maurelio, che vi furono collocate durante i restauri condotti nel 1835. L’antico edificio di culto, trasformato in cinematografo nel 1916-17, è ora destinato a conferenze e spettacoli.

Il portale é inserito in un interessante prospetto dove spiccano le eleganti finestre trilobate del piano nobile realizzate nella seconda metà del XV secolo, e la meridiana ottocentesca.

Mentre sul lato sud della piazza spicca lo stretto Volto del Cavalletto, il prospetto all’imbocco di via Garibaldi è caratterizzato dal Volto della Colombina e da un loggiato rinascimentale, modificato nella parte superiore alla fine dell’Ottocento da Giacomo Duprà.


Il prospetto su Corso Martiri

Infine, di rilevante interesse architettonico è il prospetto lungo Corso Martiri della Libertà, risultato di un rifacimento operato dagli architetti Angelo e Francesco Santini nel 1738.
Su Piazza Savonarola il Palazzo é caratterizzato dalla cosiddetta Loggia dei Camerini, elegante struttura a sei arcate risalente al Cinquecento. La parte sovrastante é stata invece realizzata nell’ambito dei lavori settecenteschi condotti dai Santini.

 
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